Lettera del Presidente agli associati A.N.P.R.I. 2024

Il Presidente Mattia Scapini condivide con gli associati un messaggio di ringraziamento al suo predecessore Presidente Mauro Vecchiato, ripercorre i significativi traguardi raggiunti nel 2023 e delinea gli obiettivi strategici che guideranno l’associazione nel suo impegno per valorizzare la psicomotricità relazionale.


Care Socie e cari Soci,

permettetemi di iniziare questa lettera rivolgendo i ringraziamenti, non formali ma davvero sentiti, al Presidente Dott. Vecchiato che ha guidato l’Associazione fino al 2023. L’occasione è utile per sottolineare quanto il suo operato in questi anni sia stato esempio di dedizione, di passione e di costanza che ha permesso ad A.N.P.R.I. di divenire faro e casa per tutti gli psicomotricisti relazionali. A lui e al suo staff va il merito di aver contribuito in modo determinante alla crescita dell’Associazione rendendola un punto di riferimento della psicomotricità anche a livello nazionale e istituzionale. È un’eredità questa, per gli attuali Consiglio Direttivo e Comitato Scientifico, che va raccolta e mantenuta come base per i prossimi obiettivi e future sfide a cui l’Associazione sarà chiamata.

Il 2023 è stato un anno importante sia per A.N.P.R.I. sia per la disciplina che rappresentiamo. Si è raggiunto finalmente un importantissimo accordo tra le più rilevanti Associazioni professionali di psicomotricisti, tra cui A.N.P.R.I., che ha portato alla nascita del documento Psicomotricista: definizione, profilo, compiti e competenze; una Carta significativa questa in grado di esplicitare esaustivamente la qualità professionale dello psicomotricista e che dichiara al contempo come le sue prestazioni, rese secondo propria autonomia professionale e progettuale, debbano essere ascritte all’interno dei servizi a favore del benessere della persona.

Aldilà del grande significato del documento, mi permetto di soffermare l’attenzione sulla parola persona perché è ormai evidente che più la pratica psicomotoria relazionale matura, più si emancipa dal contesto formativo iniziale: è ampliata, è arricchita. Infatti maggiore è l’esperienza dello/della psicomotricista, più il quadro relazionale si complessifica e diventa foriero di innovative aperture. Siamo sempre più testimoni di quanto gli psicomotricisti relazionali sappiano entrare in contatto con il mondo secondo una peculiare e precisa capacità osservativa che ha naturalmente individuato prima e accolto poi nuovi stakeholder e nuovi bisogni.

Questo dispiegarsi di ulteriori orizzonti lavorativi e possibilità d’azione ha portato anche a un netto cambio della composizione dei Soci: non più solo insegnanti ma anche sempre più liberi professionisti; non solo chi trova nella psicomotricità un secondo lavoro, ma sempre con maggiore frequenza anche chi sceglie la nostra disciplina come attività principale (vedi risultati questionario ANPRI 2023).

Proprio in virtù di questa continua trasformazione A.N.P.R.I. ha colto l’invito di Co.L.A.P. a interloquire con la Commissione Nazionale che, in seno a ISTAT, ha il compito di rivedere la classificazione delle attività economiche – ATECO. Attualmente noi, assieme alle altre Associazioni con le quali ci si è mossi, siamo in attesa del 2025 per la conferma del codice provvisorio che identifica la psicomotricità come attività professionale. È un passo importantissimo soprattutto perché permette di rimarcare quanto sia indispensabile differenziarsi da chi impiega alcuni elementi della psicomotricità senza comprenderne pienamente il significato.

Sempre di più si assiste a offerte formative, o pseudo tali, di enti pubblici e privati che propongono percorsi di studio senza tenere presente la cultura e la vera preparazione psicomotoria. Non esiste psicomotricista, relazionale o di altra corrente, senza un’adeguata formazione teorica, pratica e personale. L’eccesso di offerta formativa non qualificante e nemmeno professionalizzante rischia di inficiare la professione e contemporaneamente creare un panorama della psicomotricità quantomeno caleidoscopico che porta al disorientamento sia le istituzioni sia chi intende rivolgersi agli psicomotricisti.

A.N.P.R.I. già da tempo è impegnata, assieme alle associazioni di Co.N.A.P.P., nella tutela della professione e gradualmente è divenuta uno dei punti di riferimento più autorevoli per i professionisti e per i clienti. Ciò dovrà essere continuato anche nel 2024 attraverso due importanti orientamenti. Il primo concerne il mantenere l’alta la qualità delle offerte di aggiornamento professionale che in questi anni hanno raccolto una sempre più ampia partecipazione da parte dei Soci e l’adesione di esponenti anche di altre professioni e realtà istituzionali. L’aspetto dell’aggiornamento e formazione è elemento fondamentale perché è così che l’Associazione è diventata gradualmente contesto di scambio e ricerca, rendendola di fatto una vera e propria Comunità di Pratica il cui obiettivo finale è sostenere gli associati nel generare conoscenza organizzata e di qualità a cui ogni professionista può attingere.

Il secondo orientamento è quello afferente a quel movimento che si caratterizza nel portare verso il fuori le nostre competenze. Ciò andrà a concretizzarsi con la nostra presenza in quei progetti e/o partenariati di rete importanti sul piano territoriale e nazionale e che abbiano obiettivi e scopi coerenti con le finalità dell’Associazione. Quest’ultima azione rischia di rimanere vana senza poter contare sulla disponibilità di ognuno di noi nel rendere testimonianza della professionalità, dell’impegno e dei valori che ci contraddistinguono per formazione e per scelta personale.

È necessario perciò inverare quanto scrive Coelho: ognuno di noi è come una matita, essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione. Da parte mia e del Consiglio Direttivo, auguro a tutte e tutti un buon 2024.

Presidente A.N.P.R.I.

Scapini Mattia