Psicomotricista: definizione, profilo,
compiti e competenze

Documento interassociativo per la definizione professionale dello psicomotricista

Documento interassociativo per la definizione professionale dello psicomotricista

Il 10 giugno 2023 le principali associazioni nazionali hanno definito il profilo unitario dello psicomotricista, fornendo a professionisti, comunità educativa e cittadini un riferimento chiaro su formazione, competenze e ambiti di intervento della psicomotricità in Italia.


Presentazione ufficiale del documento approvato dalle associazioni nazionali

“Il documento è il primo atto condiviso e sottoscritto dalle più rappresentative Associazioni di Psicomotricisti in Italia (A.N.P.R.I., A.P.P.I., F.I.Sc.O.P., A.N.U.P.I. Educazione, A.I.P., F.I.Pm) e va a concretizzare gli sforzi per una maggiore definizione della professione e del professionista della psicomotricità in Italia.

Il documento è stato presentato il giorno 10 giugno 2023 a tutti i soci delle associazioni professionali afferenti al Coordimento Nazionale Associazioni Professionali degli Psicomotricisti di cui A.N.P.R.I. è socio fondatore.” 

Il Presidente

Mattia Scapini


Definizione di Psicomotricità

La Psicomotricità è la disciplina che, caratterizzandosi per contenuti teorici e metodologici specifici, pone il proprio focus sull’individuo come unità senso-percettivo-corporea, motoria, cognitiva, affettivo-emozionale considerata nella sua dimensione sociale, intesa come totalità delle comunicazioni e delle relazioni che instaura e intrattiene con sé stessa, con gli altri e con l’ambiente.

Tali contenuti hanno lo scopo di integrare le potenzialità dinamiche della persona con quelle corporee espressivo comunicative realizzandone un’efficace sintesi unitaria.

L’intervento psicomotorio utilizza specifiche tecniche a mediazione corporea e con oggetti volte ad accogliere e riconoscere l’espressività di ogni individuo, di accompagnarne e sostenerne il percorso evolutivo in funzione e nel rispetto delle caratteristiche e delle potenzialità personali.

La Psicomotricità si colloca nell’ambito dei servizi alla persona. Essa studia e promuove il benessere delle comunità e della persona nella sua globalità nel rispetto della sua individualità durante tutto il ciclo di vita.

Profilo dello Psicomotricista

Lo Psicomotricista è la figura professionale che opera per l’aiuto e il sostegno della persona di tutte le età e delle comunità, per la prevenzione, il superamento delle criticità e il potenziamento delle risorse personali attraverso la mediazione corporea agita e vissuta nella relazione professionale, utilizzando come strumento specifico il dialogo tonico.

L’aiuto alla persona deve intendersi come un rapporto elettivo, rispettoso delle modalità di essere e vivere la realtà, con un individuo e/o comunità che hanno un’identità, una storia peculiare e sociale, motivazioni e potenzialità evolutive.

Lo Psicomotricista opera in setting particolari, utilizzando specifici strumenti di osservazione e di valutazione psicomotoria qualitativa e quantitativa, dispone di metodologie e tecniche che vertono sul movimento, sulla comunicazione non verbale, sul dialogo tonico, intesi come capacità del corpo di saper rappresentare in modo concreto i vissuti e le istanze personali attraverso attività di gioco psicomotorio, senso-percettivo-motorie, espressive, di costruzione e grafo motorie al fine di favorire l’autodeterminazione, l’autonomia e il benessere individuale e/o di comunità.]

Il suo intervento psicomotorio è appropriato per tutte le fasce d’età, per promuovere il benessere, per favorire l’evoluzione armonica, per rielaborare in modalità adattativa e migliorativa le criticità, i relativi vissuti e per prevenire le condizioni di disagio della persona.

Lo psicomotricista ha una propria autonomia professionale e progettuale, collabora con altre figure professionali e si inserisce in equipe multidisciplinari.

Compiti e Competenze dello Psicomotricista

1) Facilitare, favorire, sostenere e potenziare l’evoluzione della persona in tutto l’arco della vita, nel rispetto delle diverse tappe dello sviluppo, delle caratteristiche e delle potenzialità individuali attraverso la sperimentazione, l’acquisizione, l’integrazione e l’utilizzo di competenze senso-motorie, emotive, relazionali, espressive, cognitive e prassiche.

2) Accogliere e favorire l’espressività psicomotoria quale testimonianza della peculiare storia personale e sociale dell’individuo, caratterizzata dall’intersecarsi in modo indissociabile della dimensione psichica e di quella corporea che ne determinano l’unità e l’unicità. Accogliere, nella relazione, i vissuti psicomotori propri e dell’altro, da intendersi come il modo personale, diretto e naturale di vivere nell’orizzonte del mondo, promuovendo e riconoscendo il valore della corporeità quale mezzo espressivo, creativo e comunicativo.

3) Promuovere, attraverso la sperimentazione corporea, il piacere legato all’autorealizzazione, all’autoefficacia e all’autonomia personale, valorizzando le differenze individuali, l’identità psicomotoria, le capacità e le risorse personali nella relazione con l’ambiente.

4) Promuovere il benessere dell’individuo, inteso come suo armonico equilibrio psico-fisico, integrato dinamicamente nel suo contesto di vita, favorendo esperienze psicomotorie rivolte alla persona di ogni età, al gruppo e alla comunità in un contesto di non giudizio.

5) Progettare e realizzare, autonomamente o in equipe, interventi psicomotori adeguandoli a differenti contesti.

6) Promuovere il gioco psicomotorio inteso come quell’attività di espressione spontanea, non finalizzata alla prestazione, grazie alla quale la persona attraverso il corpo, il movimento, compie azioni adeguate al raggiungimento di uno scopo, esprime i suoi stati d’animo, sviluppa comportamenti che favoriscono la comunicazione e la relazione, arrivando a un’adeguata determinazione della propria identità.

7) Facilitare l’esperienza psicomotoria anche attraverso la mediazione di oggetti che trovano valenza nel sostenere l’espressione di sé e dei bisogni della persona.

8) Saper integrare le proposte psicomotorie formative con la ricerca scientifica e specifica nell’ambito di questa disciplina.

9) Disporre di competenze in ambito di politica professionale per la tutela e la valorizzazione della professione di psicomotricista.

Curriculum Formativo minimo dello Psicomotricista

Lo psicomotricista è il professionista che ha frequentato una Scuola di Formazione in Psicomotricità di durata almeno triennale con un monte ore minimo di 2400 suddiviso equamente tra aree Teorica, Personale, Pratica e Metodologica. La parte delle aree Pratica e Personale, in quanto caratterizzanti la professione, possono essere svolte soltanto in presenza.

Per conseguire il titolo di psicomotricista è necessario l’ottenimento della qualifica attraverso una formazione in linea con la Direttiva Europea 89/48/CEE e successive modificazioni, relativamente al sistema generale di riconoscimento dei diplomi di formazione professionale – studi post-secondari di secondo grado – che prevede una durata minima di tre anni e di duemilaquattrocento ore e conferisce competenze che rientrano nel Quadro Europeo delle Qualificazioni, livello 6.

a) Conoscenza approfondita dello sviluppo dell’individuo in rapporto al suo ambiente, secondo caratteristiche evolutive concernenti aspetti biologici, neurologici, antropologici, cognitivi, psicologici, pedagogici e socio-relazionali, e delle problematiche nelle aree: cognitiva, motoria, affettiva e relazionale.

La sintesi interattiva di queste conoscenze permette di superare la dicotomia tra funzionalità e disfunzionalità e considerare la persona nella sua globalità.

b) Conoscenza approfondita della comunicazione non verbale e delle dinamiche relazionali tra individui durante tutto il ciclo di vita nei suoi aspetti tonico-affettivi, motori, cognitivi e sociali attraverso le diverse forme dell’espressività psicomotoria. Conoscenza della funzione espressivo-comunicativa del corpo, delle regolazioni e delle modulazioni toniche.

c) Conoscenza esperienziale approfondita delle proprie istanze emotive, delle modalità corporee, delle caratteristiche motorio-prassiche, espressive, di gioco, di comunicazione personali e della propria organizzazione tonico-emozionale. Condizione imprescindibile per maturare la consapevolezza necessaria a orientare l’azione professionale.

d) Conoscenza Teorica Specifica inerente:

d) Conoscenza Teorica Specifica inerente:

  • le basi storiche ed epistemologiche della Psicomotricità in Italia e internazionale;
  • lo sviluppo psicomotorio (motorio, cognitivo, affettivo/emotivo, relazionale), funzionalità ed espressività psicomotoria nelle diverse età: infantile, adolescenziale, adulta e anziana;
  • la progettazione, creazione, gestione del setting psicomotorio nei diversi ambiti;
  • la funzione tonica, dialogo tonico, distensione, rilassamento psicomotorio;
  • la valenza simbolica e utilizzo dei mediatori psicomotori secondo categorie quali: corpo, oggetti, spazio e tempo;
  • la struttura, il funzionamento, le dinamiche e la conduzione psicomotoria dei gruppi;
  • la comunicazione non verbale, verbale e interpersonale;
  • la capacità osservativa: conoscenza delle teorie e delle tecniche di osservazione, protocolli o metodi di osservazione e/o di valutazione psicomotori nelle diverse età e contesti, test psicomotori.

In data 15 gennaio 2023

Il Presidente A.I.P. Dott. Campagna Andrea

Il Presidente A.N.P.R.I. Dott. Vecchiato Mauro

Il Presidente ANUPI EDUCAZIONE Dott. Chiossone Anton Maria

Il Presidente A.P.P.I. Dott.sa Cattafesta Silvia

Il Presidente F.I.Pm Dott.sa Caliari Emanuela

Il Presidente F.I.Sc.O.P. Sig.ra Arcari Cinzia

Il Presidente di Co.L.A.P. Dott.sa Alessandrucci Emiliana

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