Differenza tra psicomotricità relazionale
e terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva

Figure professionali distinte nel campo della psicomotricità

Figure professionali distinte nel campo della psicomotricità

Psicomotricista relazionale o neuropsicomotricista? In Italia esistono diverse figure professionali che operano nell’ambito psicomotorio, con formazioni e competenze specifiche. Comprendere le differenze tra psicomotricista relazionale e terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva è fondamentale per individuare il professionista più adatto alle proprie esigenze.


Lo psicomotricista relazionale

In Italia si esiste una molteplicità di figure professionali affini alla Psicomotricità. Al fine di tutelare il cliente finale e la scelta del professionista più adeguato, a seconda delle fatiche manifestate dal bambino, A.N.P.R.I. intende sottolineare la differenza tra lo Psicomotricista Relazionale e il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva.

La/o Psicomotricista Relazionale è quel/la professionista che opera per il benessere e la salute (secondo il concetto OMS) e il sostegno della persona di tutte le età e delle comunità, per la prevenzione, il superamento delle fatiche e il potenziamento delle risorse personali attraverso la mediazione corporea agita e vissuta nella relazione professionale utilizzando specifici strumenti. Gli Psicomotricisti dispongono di competenze, di metodologie e tecniche che vertono sul movimento, sulla comunicazione non verbale, sul dialogo tonico atte a favorire l’autodeterminazione, l’autonomia e il benessere individuale e/o di comunità. Gli Psicomotricisti dispongono di una propria autonomia professionale e progettuale che consente anche la collaborazione con altre figure professionali e l’inserimento in equipe multidisciplinari.

La Psicomotricità è una disciplina che si caratterizza per contenuti teorici e metodologici specifici, ne consegue che per acquisire le competenze necessarie all’esercizio della professione gli Psicomotricisti debbano avere una formazione adeguata. Può definirsi Psicomotricista colei o colui che abbia frequentato una Scuola di Formazione in Psicomotricità di durata almeno triennale con un monte ore minimo di 2400 (Direttiva 89/48/CEE e successive modificazioni) suddiviso equamente tra aree Teorica, Personale, Pratica e Metodologica. La parte delle aree Pratica e Personale, in quanto caratterizzanti la professione, possono essere svolte soltanto in presenza.

Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva

A differenza dello Psicomotricista Relazionale, il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE, Neuropsicomotricista, Neurodevelopmental Disorders Therapist) è una figura professionale, che appartiene alle professioni sanitarie come previsto dal Decreto 17 gennaio 1997,n 56, regolamento concernente l’individuazione della figura e relativo profilo professionale del terapista della neuro e psicomotricità delletà evolutiva(GU Serie Generale n 61 del 14/3/1997)entrata in vigore del decreto 29/3/1997.

Svolge attività di abilitazione, di riabilitazione e di prevenzione nei confronti delle disabilità dell’età evolutiva (fascia di età 0 – 18 anni). I riferimenti operativi per l’individuazione degli obiettivi del suo dell’intervento sono forniti dalla Classificazione Internazionale del Funzionamento, delle Disabilità e della Salute.

Collaborazione multidisciplinare
e aree di intervento

Nell’ambito della professione sanitaria del TNPEE, i laureati sono operatori sanitari: svolgono, in collaborazione con l’equipe multi-professionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica,  gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.

Percorso formativo e ambiti di intervento del TNPEE

Per l’esercizio della professione di TNPEE è necessario essere in possesso di una laurea di primo livello in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.

Nella descrizione del percorso di studi abilitante alla professione sanitaria di Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, l’Università di Pisa riporta:

“I laureati in Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva sono operatori delle professioni sanitarie dell’area della riabilitazione che svolgono con titolarità e autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale.

Svolgono, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
Durante il corso di laurea imparano a gestire attività terapeutiche per le disabilità neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva, utilizzando tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo e collaborano alla riabilitazione funzionale di tutte le patologie acute e croniche dell’infanzia. Sono in grado di eseguire procedure di valutazione delle funzioni motorie, percettive, affettive e cognitive e delle loro interazioni, per ogni disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell’età evolutiva.

I laureati acquisiscono le competenze per organizzare e gestire interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, anche mediante l’eventuale uso d’ortesi ed ausili, nei disturbi neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e d’interazione, fin dalle prime settimane di vita, e valutano le risposte all’intervento riabilitativo, registrandone le modificazioni durante e alla fine del medesimo. Apprendono come stabilire e mantenere relazioni d’aiuto con il bambino, con la sua famiglia e con il contesto sociale, applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali e come attuare procedure rivolte al trattamento ed all’inserimento nella famiglia, nella scuola e nella società dei soggetti in età evolutiva portatori di disabilità e di handicap neuro-psicomotorio, cognitivo e della personalità.”

Competenze specifiche e campi di applicazione della terapia neuropsicomotoria

Secondo la descrizione del Corso di Laurea in terapista della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva dell’Università degli Studi di Torino, alcuni degli ambiti di intervento individuati per la professione di TNPEE sono:

  • Valutazione neuropsicomotoria per delineare il profilo fisiopatologico e funzionale globale del bambino nelle diverse fasce di età e periodi di sviluppo;
  • Riabilitazione neuromotoria nei disturbi e nelle patologie acute e croniche, congenite ed acquisite, del sistema nervoso centrale e periferico e nelle principali  patologie acute e croniche pediatriche;
  • Riabilitazione psicomotoria e neurocognitiva nei disturbi e nelle alterazioni delle diverse aree dello sviluppo psicomotorio (ad esempio motricità, schema corporeo, percezione, spazio-temporalità).

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva può svolgere attività di studio, di didattica e di ricerca specifica applicata al proprio ambito professionale  e di consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi nei quali si richiede la sua competenza professionale.

Pensieri e studi sulla psicomotricità relazionalei

Approfondimenti sulla psicomotricità relazionale